Notizia di quest’ultima ora è l’avvenduta liquefazione del sangue di San Gennaro, il terzo miracolo laico dell’anno che ancora non si era palesato fino alle 12, scatenando ovviamente i soliti commenti sui social. Dopo la messa delle 10 di quest’oggi, officiata da monsignor Vincenzo De Gregorio, abate prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, è stata mostrata ai fedeli l’ampolla contenente il sangue di San Gennaro che però non si era sciolto.

sangue di San Gennaro

sangue di San Gennaro

Le poco pacate reazioni al caso dello scioglimento del sangue di San Gennaro

Il monsignor Vincenzo De Gregorio ha ovviamente invitato i vari fedeli alla calma e a non pensare a possibili sciagure. Questa procedura infatti doveva attuata altre due volte in giornata, quindi c’era ancora tempo per assistere all’ennesimo miracolo di San Gennaro. Come puntualmente avvenuto alle 12.

Ovviamente c’è chi crede a questa sorta di procedura scaramantica e chi no, la superstizione prevede infatti che la mancata liquefazione del sangue di San Gennaro sia presagio di cattive notizie e sventure. Molti sono stati i commenti contrastanti sullo scioglimento del sangue di San Gennaro sui social ed eccone a tal proposito qualcuno:

  • “Agitare prima dell’uso e accendere i riscaldamenti”;
  • “Invece di continuare con queste panzane che sfociano nella superstizione e germogliano dalla “semplicità” delle persone, perché la Chiesa non autorizza una bella analisi fisico-chimica del composto dentro all’ampolla? Magari potremmo avere delle sorprese”;
  • “Più che sciogliere il sangue dovremmo sciogliere i nostri cuori che si stanno indurendo parecchio per tutto il male che si sta allargando a macchia d’olio sulla terra”;
  • “Il gruzzolo durante l’offertorio era troppo poco. Prevedo almeno altre tre o quattro adunate prima che si compia il ‘miracolo'”;
  • “Non capisco perché ogni anno l’immagine di Napoli e dei napoletani deve essere bullizzata da questa pagliacciata. Dateci un taglio con la storia dello scioglimento del sangue di San Gennaro”.