Il governo Meloni inaugura la sua legislatura con una nuova norma contro i rave party. Si tratta del primo decreto che è stato approvato dal nuovo esecutivo, che introduce una nuova fattispecie di reato e pene decisamente dure, che possono arrivare anche fino a 6 anni di carcere per gli organizzatori.

Il nuovo art. 434-bis prevede la fattispecie di “invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica”. I social si sono scatenati nel commentare tale nuova norma: ecco alcuni dei commenti più diffusi.

“Ecco risolto il problema più grande del Paese…ma per favore!”

“Mamma mia quanto rosicate…. si è presentato questo problema ed è stato risolto …ma vuoi che parlate difendete questa situazione secondo me non avete proprio idea di cosa ci sia in un rave…illegale…. dove gira di tutto …ma se i vostri figli partecipassero a queste situazioni sarebbe tutto apposto o qualche domanda ve la fareste??”

“Come siete pesanti! Se ad ogni legge fate così saremo tutti esausti”

“Davvero contro i Rave? … in realtà è per qualsiasi assembramento … per assurdo, e neanche troppo, applicabile anche a qualsiasi manifestazione che si ritenesse pericolosa!!”

“Tra poco ci manderanno in giro col numero tatuato”;

“Provate a fermarci e vedrete cosa succederà”;

“Contro i rave? Nel testo parla di raduni (generico) con più di 50 persone in suolo pubblico o privato (estremamente generico) che danneggiano la quiete pubblica (generico). Scritto così è talmente generico che bisognerà stare attenti anche a fare i compleanni per i bambini…”

“Uno dei problemi principali. È anticostituzionale. Da questo provvedimento vedremo dove ci porterà. E a Predappio dov’era la polizia?”

“…pure l’altra volta cominciarono così… poi arrivarono le leggi razziali e il tutto il resto che chi ha studiato la storia sa…”

“Peccato che non sia mai nominata la parola rave party nel DL, ma genericamente “raduni” che potrebbe essere applicata a qualsiasi riunione o manifestazione a discrezione dei tutori dell’ordine pubblico e dei giudici. Non si può scrivere così una legge che comporta una pena di 6 anni di reclusione.”

“C’è una postilla, se negli assembramenti ogni tanto si canta faccetta nera e si tiene alzato il braccio destro, il reato non sussiste”