Un grosso malinteso, a dire il vero alimentato dal solito clickbait delle solite pagine Facebook a caccia di interazioni, in merito al nuovo pandoro di Chiara Ferragni. Sostanzialmente, in tanti stanno facendo passare il messaggio che si tratti di un prodotto esclusivo, dal costo altissimo solo per aumentare il fatturato annuo dei Ferragnez. Costantemente nel mirino della critica di un segmento italico ben definito. Anche in questo caso, però, si rischia di andare incontro ad uno scivolone.

Quello che non avete capito del pandoro di Chiara Ferragni

Ci sono almeno un paio di aspetti da chiarire sul pandoro di Chiara Ferragni. In primo luogo la finalità del progetto, visto che parte delle entrate verrà devoluta all’Ospedale Regina Margherita di Torino, facendo in modo che si possa acquistare un nuovo macchinario che consentirà di esplorare nuove soluzioni le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. A questo, poi, si aggiunge il prezzo contenuto del prodotto, pari ad appena 8,99 euro. Dettagli evidentemente ignorati da tante persone che ora commentano a vuoto sui social:

  • “Se ci sono gli idioti che lo comperano, fa bene”;
  • “Immagino costerà 100 euro. Ed io dovrei farmi carico di una spesa simile per far passare un bel Natale a lei e a Fedez? Neanche se guadagnassi 10.000 euro al mese”;
  • “Balocco mi ha deluso molto e a questo punto credo che non comprerò mai più un loro prodotto”;
  • “Insopportabile donnetta che specula sulla superficialità di troppa gente”;
  • “Lei offre poi ci sono i “furbissimi” che lo comprano. Chi è “sbagliato” non è lei ma chi lo compra”.

Insomma, Chiara Ferragni insultata per il suo pandoro (tanti commenti di natura ben più offensiva ve li abbiamo risparmiati), nonostante si tratti di un’iniziativa benefica a basso costo per l’utente finale. Non c’è limite alla superficialità delle persone in questo periodo storico.