Codacons torna a far parlare di sé, considerando il fatto che in queste ore l’associazione ha deciso di denunciare ufficialmente Mediaset per il Grande Fratello VIP. Chiaro il riferimento a quanto avvenuto a Marco Bellavia, concorrente “particolare” e costretto a lasciare la casa a causa di atteggiamenti non proprio empatici da parte delle altre persone presenti nello show con lui. Anche questo, evidentemente, ha contribuito ad innescare la ‘pacata’ reazione del pubblico.

Codacons annuncia la denuncia a Mediaset per il Grande Fratello VIP: non diplomatica la reazione del pubblico

Insomma, dopo una lunga attesa, la decisione di Codacons è stata quella di non ignorare episodi ritenuti di bullismo nei confronti dello stesso Marco Bellavia. Non si sa cosa comporterà la denuncia Mediaset per il Grande Fratello VIP giunta sul tavolo del Garante. Di sicuro, non è stata ‘pacata’ la reazione del pubblico, visto che il nostro titolo è chiaramente ironico. Non a caso, per una volta in tanti sembrano approvare la decisione di Codacons nei commenti su Facebook:

  • “Chi si è reso complice dell’orribile vandalizzazione e bullismo ai danno del Sig. Bellavia, oltre alle misure penali del caso non può e non deve avere più spazio nella tv italiana, privata o pubblica che sia. Queste persone vanno silenziate e oscurate dalle tv dove cercano visibilità con atteggiamenti inaccettabili”;
  • “Mamma mia Codacons, avete sempre tempo da perdere. Un giorno capirò come passate le giornate senza le sterili polemiche del momento”;
  • “Credo che lo vedano in pochi, però l’idea che si possa fare un programma così squallido è un insulto a noi italiani”;
  • “Definirlo “programma spazzatura” è un’offesa nei confronti dei rifiuti”;
  • “Le bollette da pagare altro che grande fratello! bisogna concentrarsi sui bisogni primari, non disperdere le energie”.

Insomma, reazioni contrastanti nei commenti, ma in generale si percepisce scarso apprezzamento nei confronti di Mediaset per il rilancio di un programma come il Grande Fratello VIP. A prescindere dal caso di Marco Bellavia.