Silvana Sciarra da oggi è la nuova presidente della Corte Costituzionale. In tanti non hanno preso bene la notizia, sia perché si tratta di una donna, sia per la sua età non giovanissima. Insomma, non sono pochi a ritenere che la decisione nasca dalla volontà di garantirle una pensione di tutto rispetto, ritenendo che resterà in carica solo pochi mesi. Tuttavia, c’è un altro aspetto che tiene banco in queste ore e che qualcuno sta evidenziando in svariati contesti.

Silvana Sciarra presidente della Consulta: cosa le viene contestato oggi

In particolare, la nomina di Silvana Sciarra come presidente della Consulta suscita reazioni negative soprattutto per una sua vecchia dichiarazione, focalizzata sui diritti dei figli delle coppie gay. A dirla tutta, più che una frase pubblica, si tratta di una sentenza (la n.32/2021), con la quale aveva definito “intollerabile” l’assenza di tutele e di diritti per i figli delle coppie dello stesso sesso. Presa di posizione che oggi suscita commenti beceri:

  • “Bisognerebbe chiedersi per quale motivo gli incarichi di presidente della Corte Costituzionale durino così poco”;
  • “NO, non mi piace. E’ un meschino giochetto di privilegi, pochi mesi per aumento di carriera, di stipendio e di liquidazione. Vergognoso!”;
  • “Chi? Quella che si è espressa per la tutela dei diritti dei figli per le coppie gay? Ok, preparo il passaporto e me ne vado da questo Paese. Ormai siamo alla deriva morale”;
  • “Altri 25.000.00 euro al mese per quindici mensilità. Con auto di servizio, benzina gratis, agevolazioni bancarie. Questa è l’Italia, come sempre del resto. Basta essere a favore dei gay e si aprono tante porte”;
  • “La carica dura poco così a tutti i componenti, in modo tale che gli venga data la possibilità arrivare a presidente, la stessa carica chi gli permetterà privilegi e soldi a vita. I misteri bui di questo infame paese”.