Il condizionale è d’obbligo, se non altro perché il diretto interessato ha ritrattato l’iniziale confessione ed ora si attendono le indagini per capire come il piccolo Ryan di Ventimiglia sia finito in ospedale. Fatta questa premessa doverosa, si registra un fatto di cronaca a proposito dell’uomo che sta fronteggiando gravissime accuse in queste settimane. Il compagno della nonna di Ryan, infatti, secondo le prime ricostruzioni si sarebbe scagliato sul bambino in quanto “disobbediente“.

Ryan

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Festeggiano l’aggressione all’uomo che avrebbe mandato il piccolo Ryan in ospedale

In attesa che la vicenda faccia registrare tutti gli sviluppi del caso, oggi dobbiamo fare i conti con un aggiornamento che ha generato prevedibili reazioni sui social. L’uomo, finito nel mirino dell’opinione pubblica, a quanto pare è stato a sua volta aggredito presso un ufficio postale. Insulti e calci, secondo quanto riportato dal suo vocato.

A nulla sono valsi gli appelli del papà di Ryan, il quale pur scagliandosi contro la madre che potrebbe aver ricoperto un ruolo nell’aggressione al bambino, ha invitato i suoi concittadini a lasciare in pace l’accusato. Se non altro, per non rallentare ed ostacolare le indagini. Tuttavia, i commenti sui social testimoniano un certo clima che si è venuto a creare in Italia:

  • “Non hanno fatto bene, di più. Me ne frego, io in casi simili non la voglio aspettare la giustizia”;
  • “Era il minimo, speriamo che in carcere gli fanno un bel trattamento, secondo me la nonna è piu colpevole del compagno”;
  • “Ma perché quest uomo è ancora libero di girare. Hanno fatto bene, la giustizia italiana per qualsiasi cosa non esiste”;
  • “Minimo, almeno prova a capire ma ho i mie dubbi del dolore che ha provato e continua a provare quella piccola creatura”;
  • “Il minimo che potessero fargli. Mi chiedo, come può essere libero uno che riduce un bambino indifeso in quelle condizioni come Ryan”.