Ci sono molti titoli che approcciano in modo errato la triste storia del bambino di Ventimiglia pestato dai nonni. Già, perché se da un lato il focus del discorso resta grave e rivolto al fatto che un’anima di 6 anni ha rischiato addirittura di morire per le percosse subite, allo stesso tempo ci sono almeno un paio di punti da chiarire per tutti coloro che da un po’ di tempo a questa parte stanno trattando la vicenda.

bambino di Ventimiglia

bambino di Ventimiglia

Chiarimenti necessari sul bambino pestato dai ‘nonni’ a Ventimiglia

In prima istanza, il bambino di Ventimiglia non è morto. Anzi, l’avvocato di famiglia evidenzia che Ryan stia recuperando gradualmente le forze. Dettaglio non secondario, visto che si tratta della notizia più bella del giorno. In secondo luogo, l’uomo che ha confessato il fatto non è suo nonno, ma semplicemente il compagno della nonna. Certo, non cambia la sostanza, ma in qualche modo contestualizza la storia in modo differente.

Ancora, in molti sui social hanno già condannato la nonna del bambino di Ventimiglia. Senza voler prendere le sue difese “a prescindere”, ora come ora è importante evidenziare che siano in corso le indagini degli inquirenti per accertare eventuali responsabilità della donna. Questi alcuni commenti che troviamo sui social oggi:

  • “Non era il nonno. Almeno si mettano i riferimenti giusti. I nonni sn legami di sangue profondo e per sempre. Non i facenti ‘funzione’ pro-tempore”;
  • “Forza Ryan dimentica di avere una nonna perché è stata una persona malvagia nei tuoi confronti non doveva minimamente fatti picchiare da un verme, e mi auguro che la giustizia farà il suo corso e farli marcire in galera”;
  • “Ha rischiato la vita. Per fortuna sta migliorando (che bella notizia abbiamo avuto). Cari giudici mi rivolgo a voi, sia fatta una giusta causa pena a vita per entrambi”;
  • “La nonna del bambino di Ventimiglia è colpevole quanto l’uomo”.