Trovare alibi per giustificare qualcosa o qualcuno che riteniamo vicini ai nostri ideali di vita rappresenta un qualcosa dal quale non riusciamo a prendere le distanze, come stiamo notando in queste ore in merito all’aggressione avvenuta ieri sera a Verona nei confronti di alcuni tifosi del Marocco. Gente che stava festeggiando per la prima e storica qualificazione della propria nazionale di calcio ai quarti di finale dei Mondiali. A maggior ragione, dopo aver battutto uno squadrone come la Spagna.

tifosi del Marocco

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Giustificano coloro che a Verona hanno aggredito i tifosi del Marocco in festa

I fatti sono chiari, in quanto alcuni gruppi di Verona, che secondo gli inquirenti sono con ogni probabilità legati all’estrema Destra, hanno letteralmente aggredito alcuni tifosi del Marocco che erano in auto a festeggiare la vittoria appena ottenuta sul campo. In particolare, una ragazza è stata colpita dai vetri rotti, risultando leggermente ferita. Il problema, oltre ai fatti di cronaca ormai ben noti a tutti, consiste nel fatto che in tanti stiano giustificando gli aggressori nei commenti disponibili sui social:

  • “Dopo che hanno distrutto le auto è altro può capitare che qualcuno si arrabbi, oppure chi si arrabbia da oggi si chiama fascista?”;
  • “Ovviamente omettete che magari poco prima gli stessi tifosi del Marocco abbiano creato disordini e fatto salire tensioni nelle varie città italiane”;
  • “Ricordiamoci che a Bruxelles i tifosi del Marocco hanno rovesciato e incendiato macchine di cittadini che non c’entrano nulla”;
  • “Ragazzi non affrettatevi a giudicare possono essere chiunque, prima il processo e dopo la condanna, non facciamo come il missile in Polonia, magari vogliono istigare a qualcos’altro”;
  • “Tornino in Marocco a festeggiare. Qui siamo in Italia”.

Insomma, tra chi dà per scontato che i tifosi del Marocco abbiano fatto necessariamente qualcosa di male prima dell’aggressione ed altri luoghi comuni, non ci stiamo facendo una bella figura.