Non si placano le polemiche attorno alla figura di Simone Pillon, esponente della Lega per il quale le recenti elezioni non sono andate particolarmente. Da sempre contrario al Decreto Zan e sostenitore acerrimo della cosiddetta “famiglia tradizionale“, l’ex senatore da un po’ di tempo a questa parte sta utilizzando i suoi profili social per esaltare proprio il concetto di famiglia tramite alcuni dipinti. Vedere per credere quanto avvenuto ad inizio settimana.

Pillon usa Gauguin per esaltare la famiglia: altro esempio totalmente sbagliato

In particolare, Pillon su Twitter si è focalizzato questa volta su Gauguin, il quale a suo modo di vedere “seppe riconoscere la luce che filtra dalla bellezza della famiglia, anche all’altro capo del mondo“. In pratica, l’artista ha realizzato un’opera con papà, mamma ed il loro bambino, lasciando sullo sfondo il mare thaitiano. Peccato che, nei commenti al post in questione, qualcuno gli abbia fatto notare che le doti morali di Gauguin lo allontanino non poco dal concetto di famiglia esaltato dallo stesso Pillon:

  • “Gaugain abbandonò moglie e figli a Parigi, rimase affascinato dalla promiscuità sessuale di Tahiti, si accoppiò con bambine e con uomini, ebbe molti figli illegittimi con varie donne e fu visto poco da quelli legittimi. Ma come la salta in mente?”;
  • “Lui proprio non ce la fa a non sparare idiozie quotidiane. Sono talmente stupide e prive di senso (neanche del più insulso nozionismo, perché gli basterebbe Wikipedia), le sue affermazioni, che sorge li dubbio le scriva per testimoniare solo la sua (povera) esistenza”;
  • “Gauguin abbandonò moglie e 5 figli per andare in Polinesia. Qui, mentre “riconobbe la luce che filtra dalla bellezza della famiglia”,si intrattenne con ragazzine di 13/14 anni (pedofilia!) contagiandole con la sifilide e per la quale mori a 55 anni. Ennesima bella figura!”;
  • “Gauguin sta alla famiglia come Homer Simpson sta alla dieta”.

Insomma, Simone Pillon avrebbe potuto scegliere senza ombra di dubbio un autore migliore rispetto a Gauguin, nel tentativo di esaltare i valori della famiglia secondo quanto raccolto oggi.