Il tema del giorno riguarda purtroppo l’alluvione nelle Marche. Almeno otto morti, che non arrestano il cattivo costume di coloro che sentono sempre l’esigenza di dire qualcosa su ogni fatto di cronaca. Pur non avendo titoli per farlo. E così, capita di imbattersi nei negazionisti dei cambiamenti climatici e della siccità, fino a tornare a teorie sulle scie chimiche.

Analfabetismo funzionale sull’alluvione nelle Marche: negazionisti e teorie sulle scie chimiche

A seguire, trovate alcuni tra i commenti peggiori che girano sul web da alcune ore a questa parte, con la firma di persone che senza alcuna conoscenza sulla materia, ritengono che l’alluvione nelle Marche non possa essere dovuto in alcun modo al problema siccità o più in generale ai cambiamenti climatici:

  • “Ciò che è accaduto nelle Marche è il risultato di ciò che spruzzano nell’area dalla mattina”;
  • “Rispetto per le vittime e per le loro famiglie, ma adesso quantomeno la smetteranno per un po’ con la storia della siccità. Dopo una pioggia del genere penso dovranno cambiare argomento per provare a controllarci e a privarci di beni essenziali”;
  • “Provo dolore per le persone che sono morte, ma dopo piogge del genere che si ripetono anno dopo anno in Italia, non capisco come si possa ancora parlare di un problema siccità in Italia”;
  • “Non esiste alcun cambiamento climatico e quanto avvenuto nelle Marche è solo colpa dell’uomo, con laghi e fiumi costantemente ignorati. Ora rispolverano Greta e i soliti discorsi per coprire le loro malefatte”.

Insomma, neanche davanti ad una tragedia, con il bilancio delle vittime che purtroppo potrebbe essere destinato a salire, questi soggetti ritengono sia il caso di fermarsi. Occorre darsi una regolata una volta per tutte, soprattutto al cospetto di fatti come il recente alluvione nelle Marche, cominciando magari a mettere in discussione le proprie certezze. Invece no, si punta con insistenza sulle scie chimiche, ma anche sul negazionismo della siccità e dei cambiamenti climatici.