Sta facendo il giro del web il video che mostra Laura Pausini, ospite di una trasmissione spagnola, in un contesto ben preciso durante il quale le viene chiesto di cantare “Bella Ciao“. Con grande sorpresa degli ospiti presenti in studio, la cantante declina affermando che si tratti di un pezzo troppo politico, precisando successivamente sui social di non voler essere utilizzata come strumento di propaganda. E questo, a suo dire, vale sia per la Destra, sia per la Sinistra.

Le 7 risposte d’autore a Laura Pausini che rifiuta di cantare “Bella Ciao” e reazione conduttore

Al netto di questo chiarimento su Twitter e del fatto che lei stessa abbia chiarito che il Fascismo sia una vergogna, quasi a voler mettere i puntini sulle “i” per alcune voci che hanno preso piede questo mercoledì, abbiamo almeno sette risposte d’autore a Laura Pausini che rifiuta di cantare “Bella Ciao”. Il tutto, però, senza dimenticare la reazione del conduttore nel video disponibile per tutti, che la manda a quel paese in un contesto che resta però molto informale. Questi i migliori commenti su Facebook:

  • “Se la convinciamo che tutte le sue canzoni parlano di politica, riusciamo a farla smettere di cantare!
    Dobbiamo restare uniti e fare squadra! Ce la possiamo fare!”;
  • “Il conduttore di sinistra la manda platealmente a cagare negli ultimi frame. Chapeau!”;
  • “Se Laura Pausini non sa che Bella Ciao NON sia una canzone politica, credo non debba andare in TV”;
  • “È sempre una bella notizia quando Laura Pausini decide di non cantare, qualsiasi canzone essa sia”;
  • “Simpatica come la zanzara che non vuole sapere di accettare la mia richiesta di sfratto da due settimane”;
  • “Non è una canzone politica! Tu canti perché sei libera! La libertà il tema di BELLA CIAO!”;
  • “Non penso che abbia fatto una bella figura: il brano è espressione di LIBERTÀ, dopo un periodo di costrizioni, inciviltà e morte”.

Resta il fatto che Laura Pausini sia ora oggetto di propaganda politica, soprattutto sovranista, dopo aver rifiutato di cantare “Bella Ciao” in Spagna, al netto dell’errore nel volerla considerare una canzone politica.