Sono numeri non ufficiali e riportati dal settimanale Oggi, ma creano comunque discussioni molto accese, visto che si parla del presunto cachet di Wilma Goich per la sua partecipazione al Grande Fratello VIP. Già, perché il noto volto della televisione italiana avrebbe intascato qualcosa come 140.000 ero per la sua partecipazione durata poco più di 120 giorni all’interno della casa. Un reality che, di suo, crea molte discussioni per i comportamenti assunti dai concorrenti durante l’arco delle 24 ore.

Prime reazioni allo spropositato cachet di Wilma Goich al Grande Fratello VIP

Certo, queste indiscrezioni non aiutano a migliorare l’immagine della trasmissione e dell’intero progetto, fermo restando che i soldi destinati a Wilma Goich in seguito alla sua partecipazione al Grande Fratello VIP non sono pubblici, visto che non stiamo parlando della RAI. Non è un caso che, a detta delle suddette fonti, il budget di Mediaset sarebbe ormai prosciugato dopo aver puntato tutti su personaggi abbastanza famosi.

I nuovi concorrenti sono decisamente meno conosciuti, rispetto a quanto osservato non solo con Wilma Goich al Grande Fratello VIP. Questo trend andrebbe associato alla necessità di limitare le spese dopo mesi di reality. Nel frattempo, sui social si sprecano i commenti negativi:

  • “Credo che non sia l’unica che guadagna così. Per essere coerenti con le critiche che facciamo, dovremmo spegnere la tv e non usare i social o, in alternativa, tacere”;
  • “Invece di invitare questi vip che nessuno conosce e mi sembra che non siano così famosi invitate gente comune soprattutto disoccupati con problemi seri il programma sarebbe più interessante”;
  • “Guadagnano gli stessi soldi penso anche gli altri concorrenti. La colpa è principalmente degli spettatori. Senza pubblico non si può fare uno spettacolo, bello o brutto che sia”;
  • “Tutti i concorrenti del GF i soldi che guadagnano li diano a chi a veramente i bisognosi che non possono mangiare e il pane per i loro figli”;
  • “Insomma, barca di soldi a Wilma Goich per non fare nulla per quattro mesi”.