Non potevano certo mancare le immediate sentenze da parte dei cosiddetti leoni da tastiera, per quanto riguarda il disastro avvenuto ad Ischia nelle ultime ore. Le vittime hanno già raggiunto la fatidica “quota 10”, con la triste sensazione che il numero sia destinato a salire nei prossimi giorni e nelle prossime ore. Una terra evidentemente mai messa in sicurezza, con tante domande che al momento non hanno risposta. Eppure, chi si trova a centinaia di chilometri dai fatti, ora emette già sentenze.

Subito i fenomeni a commentare il disastro di Ischia: arrivano le prime sentenze inutili

Si parla di abusivismo edilizio, come se avessimo già tutti i dati del caso per poter nutrire certezze in merito. Il tutto, ovviamente, correlato alla necessità di ridimensionare al solito la questione dei cambiamenti climatici. Senza parlare della mancata menzione del problema politico, visto che il territorio è da sempre al centro di tanti proclami, ai quali non hanno fatto seguito i fatti. Intanto la montagna viene giù e in tanti danno per scontato che quelle abitazioni fossero abusive o costruite con materiali scadenti. Senza prove, come si nota da certi commenti:

  • “Ischia, hanno costruito la qualunque sopra la qualunque ma diranno che è là cambiamento climatico eh”;
    “Non iniziate con la storia del clima, perché qui ci sono solo degli incivili che violano la legge per costruire la casa dei sogni. Non riesco ad essere solidale oggi”;
  • “Prima tirano su case di cartone, mentre noi non possiamo neanche modificare la veranda, e poi piangono i morti”;
  • “Inutile appellarsi alla politica o al clima, se come sempre si pensa ad andare oltre le leggi con abitazioni abusive”.

Insomma, questi soggetti non hanno dubbi su cosa sia avvenuto ad Ischia. Beati loro. Nel frattempo, ci sono voci secondo cui la famiglia di cui tutti parlano, con tanto di neonato morto, ce l’avrebbe fatta. In attesa di certezze, anche i giornalisti dovrebbero andarci cauti con gli annunci apparentemente certi.